Questa domenica Claudio Gioda, grande collezionista di materiale anteguerra Disney italiano, ci racconterà qualcosa sulla sua passione. Ci tengo a sottolineare che il collezionismo di pubblicazioni così datate è molto complicato e per completare delle collane ci vogliono parecchi anni di ricerche, ma soprattutto una buona dose di pazienza e vera passione. Alcune pubblicazioni disneyane di questo periodo sono davvero rarissime, tanto da conoscersene poche decine di copie in tutta Italia. Prima di procedere con le domande aggiungo che Claudio possiede la maggior parte delle pubblicazioni anteguerra in condizioni eccellenti, un vero “museo delle meraviglie”, cosa che fa di lui un collezionista quasi unico. Inoltre nel 2007 ha creato, con Riccardo Lagasio, il sito “Collezionismo fumetti” una vera e propria guida al fumetto online.
Com’è nata la tua passione per il fumetto disneyano?
“Ho iniziato a leggere precocemente e verso i 4 anni e mezzo ebbi per le mani i primi Topolino. Ricordo ancora oggi con emozione i nn.1258, 1272, 1277. Le storie di Super Pippo e di Paperinik mi colpivano particolarmente. Ho ancora il ricordo di quando il giochino gadget del 1277 mi si ruppe e io cercavo le palline di metallo sparse sul pavimento di casa.
La vera passione nacque sempre in quegli anni quando lessi il CWD n.7, del luglio 1977 “I gialli di Topolino”. Tutte le storie di quel volumetto erano fascinosissime: la storia del Monte Cannibale è ancora oggi tra le mie preferite.
Verso i 6 anni cominciai a farmi comprare Topolino regolarmente, a partire dal n.1332.
Durante l’adolescenza mi appassionai alle storie classiche di Gottfredson e Barks e dei Disney italiani del periodo aureo (Scarpa, Carpi, Bottaro).
La lettura delle produzioni di questi autori fece scattare la molla del collezionismo di albi e giornali d’epoca, quando già collezionavo Topolino libretto”.
Qual è la prima collana che hai iniziato a collezionare e perché?
“Come detto sopra la prima collana fu Topolino.
Nel 1981 chiesi a mia madre se poteva procurarmi il classico n.7 “I gialli di Topolino” che nel frattempo era andato perduto. Lei non capì esattamente cosa cercassi e presso l’edicolante mi fece ottenere un Topolino arretrato (n.1360).
Da lì capiì che era possibile trovare i giornalini più vecchi e iniziai le ricerche. È stata una passione che mi ha accompagnato praticamente per tutta la vita”.
Quale serie ha richiesto più tempo per essere completata?
“Chiudere la Topolino giornale 1-738 a fascicoli sciolti (nessuna annata rilegata) mi ha richiesto 15 anni di “lavoro” tra il 1994 e il 2009.
Ho altre collane anteguerra aperte da diversi anni in attesa di completamento, anche se per queste ultime va detto che cerco solo pezzi sopra un certo standard qualitativo, motivo per cui i tempi si allungano non poco”.
Qual è stato l’acquisto più soddisfacente delle tue collezioni?
“A livello emozionale dovrei citare anche i Topolino della mia adolescenza, tipo il n.78 che reperii presso rivenditori di fumetti usati.
Tra le acquisizioni degli anni del collezionismo anteguerra che più mi hanno regalato soddisfazioni potrei citare:
– Topolino contro Wolp, che fu il primo pezzo davvero importante ad entrare nella mia collezione (quasi 20 anni fa)
– Topolino principe azzurro in 1^ edizione in condizioni strepitose
– la TOPOLINO Supplemento completa in stato di conservazione eccezionale, insieme alla locandina per il rilancio della testata Mondadori
– il n.1 di Topolino del 1932 anch’esso in stato eccellente
– la locandina per il lancio del Topolino Nerbini
Ma ci sono molti altri pezzi che meriterebbero citazione, come la Tre Porcellini completa ed eccellente, un’ottantina di albi Nel Regno di Topolino in condizioni brillanti, la Topolino giornale stessa nel suo complesso per completezza e conservazione generale.
Pur non rientrando in ambito Disney vorrei citare, perché assai peculiare, il n.1 della Settimana Enigmistica, come nuovo.
Va anche detto che, parallelamente ai fumetti, ho in collezione diverse tavole originali Disney significative (Gottfredson, Barks, Scarpa, Carpi, Cavazzano, Bioletto…)”
Se dovessi decidere di collezionare un’altra serie Disney, quale sceglieresti?
“Se un giorno terminerò il mio (ambizioso) progetto di completare l’anteguerra Disney mi piacerebbe riprendere la ricerca di Topolino libretto, collezione che ho volutamente interrotto per motivi di budget economico e spazio”.
Ringrazio Claudio per le sue interessanti risposte, e per il materiale fotografico che ci sta mostrando. Vediamo in foto il suo numero 1 della serie “Topolino giornale” del 1932 in condizioni incredibili, ancora formato da un unico foglio, mai diviso dal tagliacarte. In più ci mostra due albi originali editi da Nerbini davvero rarissimi (anche questi in condizioni ottime), che sul mercato non si vedono quasi mai: “Topolino contro Wolp” e “Topolino Principe Azzurro”. In un’altra foto ci mostra il suo numero 7 dei Classici Walt Disney di seconda serie, il fumetto che ha dato origine alla sua vera passione, un oggetto comune, di poco valore, ma nella vita di Claudio ha lasciato un segno indelebile. Infine ecco una foto di uno degli ultimi albi della serie “Nel regno di Topolino”. Gli ultimi numeri di questa serie risultano essere meno comuni, soprattutto nelle condizioni di questo albo in foto. Auguriamo a Claudio il meglio, per poter completare le sue incredibili collezioni!